(secc. XV-XVI-XVIIXIX)
Nel 1739 faceva parte di un gruppo di case proprie di don Carlo Giuseppe Cermienti, rettore della parrocchia di S. Salvatore, e di Ludovico Antonio Fasolino, successivamente abbattute per costruirvi l’edificio del Credito Italiano (1921). All’interno di queste case esisteva l’“Osteria del Cavallo d’oro”. Dopo diversi passaggi di proprietà (Zapillone, Pensotti, Pescator, Castelnovo di Torazzo), fu acquistata (9 agosto 1841) dai fratelli Pietro, Pasquale e Francesco figli del fu Giorgio Minola, originari di Vedasco (Stresa), famiglia giunta a Vercelli intorno agli anni ’30 del sec. XIX. La casa passò in successione (5 febbraio1854) a Francesco Minola e poi (3 luglio 1878) ad Agostina Pettiva, moglie dell’ing. Francesco Costantino Minola e alle di lui sorelle Margherita, Marietta e Catterina. Nel 1879 fu ricostruita dall’ing. Francesco Costantino Minola. Nel 1924, passò per successione al figlio avv. Guido Minola e infine (1952) al figlio Costantino Minola che la ristrutturò nel 1995.